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PERCORSO GIAN CARLO FUSCO – IL GIORNALISTA AFFABULATORE. CONFRONTO SULL’INFORMAZIONE TRA IERI E OGGI – IL PRIMO FUSCO – LE ORIGINI ALLA SPEZIA

PERCORSO GIAN CARLO FUSCO – IL GIORNALISTA AFFABULATORE. CONFRONTO SULL’INFORMAZIONE TRA IERI E OGGI – IL PRIMO FUSCO – LE ORIGINI ALLA SPEZIA
04/09/2024 ODGL

Parte sabato 14 settembre alla Spezia il percorso formativo “Gian Carlo Fusco: il giornalista affabulatore. Confronto sull’informazione tra ieri e oggi”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Toscana in collaborazione con l’Ordine ligure. L’evento si terrà dalle 10 alle 13 a Tele Liguria Sud alla Spezia.

Questa prima giornata di formazione per i giornalisti, a 40 anni dalla morte di Fusco, sarà aperta al pubblico per fare conoscere la sua figura carismatica. Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Liguria Filippo Paganini e i giornalisti Raffaele Capparelli, Marco Ferrari, Umberto Guidi e Adolfo Lippi parleranno delle origini di Fusco alla Spezia, ma anche del suo stile giornalistico e del percorso tra Versilia, Milano e Roma.

Gian Carlo Fusco (1915-1984) è stato uno scrittore di suprema affabulazione, un oratore irresistibile, ma anche un grande giornalista. Spinto da Manlio Cancogni ad approdare alle testate di importanza nazionale come “Il Mondo”, “L’Europeo”, “L’Espresso” e “Il Giorno”, ha sempre coltivato la sua magnifica irregolarità, per esempio “dimenticando” di iscriversi all’Ordine, quando esso fu istituito nel 1963. “Il giornalismo – ha scritto di lui Cancogni – era un mestiere al di sotto del suo talento: alla macchina da scrivere faticava perché la parola scritta gli stava stretta, perché lui, indisciplinato, si struggeva dentro le regole piatte dell’articolo, nel terrore di essere un dilettante”.
Nonostante i suoi timori è stato un maestro anche nel giornalismo. Basterebbero, ad attestarlo, le decine e decine di articoli scritti per “Il Giorno” nel periodo 1958-1963, quando era titolare di una rubrica fissa intitolata “La colonna”. Un acuto osservatore dell’Italia del boom che merita di essere riletto e studiato. La lezione di Fusco si può cogliere attraverso gli “attacchi” dei pezzi, attentamente congegnati per attirare l’attenzione del lettore. La cura dei particolari e la narrazione accattivante fanno dei suoi articoli dei veri esempi di alto giornalismo. Contraddicendo la sua fama di fantasioso inventore di storie, Fusco – che era dotato di vasta cultura e di una memoria prodigiosa – inseriva molti dati all’interno dei suoi pezzi, che risultavano spesso informati e sempre attraenti.

L’evento è accreditato per la formazione continua dei giornalisti e dà diritto a 3 crediti formativi. Iscrizioni sulla piattaforma www.formazionegiornalisti.it